Racconti di viaggio

Vacanza in famiglia (e in sicurezza)

La vacanza perfetta, a misura di bambino, davanti a un mare da urlo e con tutte le garanzie Covid-tested? Si fa a Le Castella, esclusivo club vacanze sulla costa ionica della Calabria, a pochi minuti da Capo Rizzuto e ad appena 15 chilometri dall’aeroporto di Crotone. Un piccolo eden dove il mare ha tutte le sfumature del verde e del blu e la spiaggia (attrezzata con lettini e ombrelloni) ricorda certi lidi maldiviani: non fosse che alle spalle non ci sono le palme ma una pineta color smeraldo che abbraccia tutto.

Il primo colpo d’occhio è sullo Ionio, incorniciato da una mezzaluna di sabbia che termina con una vera icona: la fortezza aragonese, in pietra ocra, di Le Castella, simbolo dell’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto, istituita nel 1991 lungo 40 chilometri di costa per la tutela di un ecosistema bellissimo ma fragile. Le pennellate di posidonie sui fondali (dove si nuota fra i relitti di antichi naufragi) e le tartarughe che depongono le uova sulla sabbia, raccontano i segreti di un mare considerato da molti il paradiso delle immersioni. Noi però, per il momento, siamo ancora a terra. Abbiamo appena varcato i cancelli del Club e stiamo per abbandonarci alle atmosfere estive di una vacanza made in Italy, che dopo la lunga pandemia ci sembrerà quasi esotica.

Nel resort (che si attiene scrupolosamente alle Linee guida dell’OMS per il settore ricettivo

e al Protocollo emergenza Covid-19 di Federalberghi), gli ampi spazi consentono di mantenere sempre il distanziamento, anche in spiaggia. Al ristorante i tavoli sono lontani, al bar il servizio è al tavolo, l’animazione e le attività vanno in scena regolarmente, nel rispetto delle regole che vietano il contatto fisico ma consentono di praticare in sicurezza sia gli spettacoli d’intrattenimento che gli sport: tennis, tiro con l’arco, windsurf, spinning – comprese le immersioni in collaborazione con un centro diving esterno – dove per loro natura la distanza è assicurata.

Le Castella è un resort a misura di famiglie, di quelli che pensano a tutto, sia che i piccoli ospiti abbiano pochi mesi o siano quasi maggiorenni. Fino ai tre anni, grazie all’Infant Card verranno accolti in spazi dedicati, compresa la biberoneria attrezzata di tutto punto dove le mamme, assistite dal personale qualificato, possono preparare le pappe scegliendo fra una vasta gamma di prodotti freschi o cucinati. Per gli under 10 c’è il programma Family Fun, ogni età però ha le sue esigenze, così i ragazzi fra gli 11 e i 13 anni verranno seguiti dagli animatori del programma Junior, quelli sotto i 17 anni parteciperanno invece alle più articolate “attività” Teeny. Gli adulti, intanto, si rilassano in piscina, sulla spiaggia, nel centro benessere con sauna, idromassaggio e le salette dedicate a remise-en-forme e trattamenti estetici (anche last-minute) in vista della prova costume.

Chi vuole esplorare i dintorni deve partire sempre dal mare, quel lembo di costa ionica dove la sabbia si mescola con una cornice di rocce e scogliere, e dove la brezza marina si fonde con il profumo delle zagare o dei gelsomini che tappezzano i prati e le colline ai piedi della Sila. In direzione Nord, passata Capo Rizzuto e il suo centro storico rinascimentale (da non perdere!) si arriva a Capo Colonna, con l’unica colonna del santuario di Hera Lacinia ancora in piedi, solitaria ma suggestiva vedetta sul mare. Crotone è una scoperta urbana racchiusa attorno a un importante museo archeologico, ma in estate si preferisce guardare altrove, a Cirò Marina per esempio, con le cantine di ottimi vini, oppure, di nuovo, al nastro di spiagge e scogliere che tratteggia per chilometri il litorale.

Lasciando il Club Le Castella in direzione Sud, verso Catanzaro, sfilano altre spiagge, altri flash visivi. Sul mare la tappa a effetti speciali è Soverato, icona mediterranea riconfermata anche quest’anno Bandiera Blu per la pulizia del suo habitat naturale. Appena prima si ammirano fra gli ulivi i resti di Santa Maria della Roccella (a Roccelletta di Borgia), una chiesa bizantino-normanna ad alto tasso di suggestione. Nell’entroterra (ma di poco) la tappa è invece alla Riserva naturale regionale Valli Cupe, ai confini con la Sila, per scoprire, sono parole loro, il segreto meglio custodito d’Europa: cascate, canyon, ruscelli, gole a strapiombo, alberi monumentali, tappeti di fiori e sorprese primitive come la gigantesca felce bulbifera (Woodwardia radicans), risalente al periodo del Terziario. Chi ne aveva sentito parlare alzi la mano!