Racconti di viaggio

Sicilia, oltre il mare

Nella terra del Barocco, dove la costa regala granelli impalpabili di sabbia e alcune delle più belle spiagge dell’isola, si scoprono antiche e suggestive tradizioni. Molte religiose, come le processioni dei santi patroni di Ragusa e le feste pasquali che coinvolgono tutta la popolazione. Altre golose, a partire dal famoso cioccolato di Modica. Ma ci sono anche le ceramiche dalle origini millenarie, e un itinerario legato al cinema che è ormai un cult. Ecco i nostri cinque spunti per una vacanza fuori dai cliché.

LE FESTE RELIGIOSE

Per i siciliani la Pasqua è una ricorrenza speciale, fatta di processioni di confraternite e scambi di promesse di pace: a Ragusa comincia con il venerdì dell’Addolorata, crocevia di fedeli nelle chiese e fra le vie barocche, si snoda lungo la via Crucis e raggiunge i Giardini Iblei per la benedizione. Sfilano le statue sacre fino al Duomo e all’Orto degli ulivi, e nelle case si assaggiano i piatti della tradizione: scacce di origine contadina, simili a focacce ripiene, ‘mpanate alla carne, pastizzi di verdure, cassate al forno a base di ricotta, chiamate cassatedde. Un altro evento particolarmente sentito è la festa di San Giorgio a Ragusa Ibla, con la statua a cavallo del santo patrono portato in processione fra le chiese (fra la fine di maggio e i primi di giugno). Da non confondere con San Giovanni Battista, santo patrono di Ragusa Superiore: questa festa secolare si svolge in agosto, con una processione chilometrica accompagnata dalla musica della banda.

LE TRADIZIONI DI SCICLI

Scicli è una cittadina baciata dalla luce e dal sole, con i palazzi barocchi e diverse feste legate alla tradizione popolare. Dalla battaglia contro i saraceni, ricordata dalla statua in legno e cartapesta della Vergine guerriera nella chiesa di Sant’Ignazio, arriva la Sacra Rappresentazione della Battaglia delle Milizie (conosciuta anche come la Festa della Madonna a cavallo): si festeggia a maggio, e rappresenta la vittoria dei Normanni sui Saraceni nell’XI secolo, vinta dai Cristiani proprio grazie all’arrivo della Vergine su un cavallo bianco.  A marzo c’è la tradizionale Cavalcata di San Giuseppe che saluta la primavera rievocando la fuga in Egitto narrata dal Vangelo. A Pasqua, protagonista è invece la festa in onore del Gioia: il soprannome dato dagli sciclitani al Cristo Risorto, con il simulacro che sfila fra le vie del paese al grido, appunto, di “gioia”.

… E QUELLE DELLA CERAMICA

In provincia di Catania, ma non lontano da Ragusa, Caltagirone è sinonimo di ceramica. Vasi, teste di moro, piatti, pigne, gioielli perfino, qui vantano una tradizione millenaria, legata al passaggio dei greci e degli arabi, all’alta qualità delle locali cave d’argilla e, a partire dal Medioevo, al culto del presepe che cominciava a spopolare in tutta la Sicilia. Un mito antico, da scoprire nelle sale del Museo della Ceramica – con le teche che custodiscono reperti dalla preistoria all’era barocca – prima di perdersi fra le vie dove si aprono ripide scalinate adornate di maioliche policrome. Dai seicenteschi gradini della Scalinata di Santa Maria del Monte, alla settecentesca balconata del ceramista Benedetto Ventimiglia, sembra di stare in un mondo magico e colorato. La visita finisce inevitabilmente in una delle molte botteghe artigiane, come Sammartino e Delfino, in un palazzo del Settecento. Oppure da Ceramiche artistiche Di Martino in via Roma, e alle Ceramiche Iudici per creazioni dal tocco più contemporaneo.

TUTTI PAZZI PER IL CIOCCOLATO

Se Caltagirone è la città della ceramica, Modica è la capitale del cioccolato. Anzi, del Xocoàtl, perché con gli spagnoli a fare da ponte tra l’America e la Sicilia, ad arrivare nel lontano Cinquecento fu la ricetta del cioccolato azteco, con le fave del cacao lavorate sulla macina di pietra, senza zucchero (che però sarà presto aggiunto) e abbondanza di spezie: cannella, peperoncino, vaniglia, zenzero. Più o meno come lo troviamo oggi nei “profumatissimi” negozi presenti in città. I nomi sono noti, Antica Dolceria Bonajuto, Antica Dolceria Rizza, Caffè dell’Arte, Sabadì. E a garantirne l’autenticità, nel 2003 è nato il Consorzio Tutela Cioccolato di Modica Igp, al quale aderiscono una ventina fra produttori e maître chocolatiers.

SUL SET DI MONTALBANO

Se avete visto in televisione Il Commissario Montalbano, riconoscerete subito il duomo di San Giorgio nella piazza centrale di Ragusa Ibla. Immortalati nella fiction sono anche Piazza Pola, dove per alcuni episodi si trovava il commissariato di Vigata, il Circolo di Conversazione sede del gioco delle carte, corso XXV Aprile, luogo di passeggio, e poi la cattedrale di San Giovanni Battista a Ragusa Superiore, dove sono stati immortalati anche il Ponte Vecchio e il Palazzo delle Poste. Quella che sicuramente non troverete mai è Vigata: il comune non esiste, è stato creato dalla penna di Andrea Camilleri per ambientare le imprese del commissario più famoso d’Italia. Ragusa con le sue meraviglie barocche invece è sempre lì: fiction o non fiction.

DA SAPERE: IN VACANZA CON LO SCONTO

Nella terra delle tradizioni e del barocco, si può prenotare una vacanza negli iGV Club Baia Samuele e Marispica, approfittando delle speciali offerte valide tutta l’estate (ma con prenotazioni effettuate entro il 30 aprile). Prevedono sconti del 30 per cento sul soggiorno, con un’ulteriore riduzione del 10 per cento sulla seconda settimana di soggiorno. E nel caso di bambini e ragazzi, lo sconto arriva fino all’80 per cento.