Racconti di viaggio

Phi Phi Leh: meravigliosa e selvaggia

Non esistono alberghi, né ristoranti, né bagni attrezzati, per non parlare di noleggio auto o motorino e neppure biciclette, non esistono strade. Qui non esiste quasi il rumore, fatta eccezione per quello delle lance e degli aliscafi che verso le nove della mattina vi portano innumerevoli turisti, forse troppi per le sue dimensioni, ma poi, dopo le cinque del pomeriggio tutto torna ad essere avvolto dalla quiete, immerso nel dolce fruscio delle palme, dal suono regolare e rassicurante della risacca.

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Arrivai in questo paradiso dalla vicina Phuket, lasciandomi alle spalle Ko Phi Phi Don, tra le Phi Phi Islands sicuramente la più popolare e popolosa, curiosa di toccare con mano la stupenda Maya Bay con le sue incredibili spiagge, resa famosa in tutto il mondo dal film The Beach interpretato dal bel Di Caprio. Se ci azzecchi l’orario puoi ancora ritrovarla suggestiva e romantica, e regalarti un bagno in una delle più belle lagune al mondo!

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Ma al di sopra dell’immaginario comune, aldilà delle più ottimistiche aspettative, il luogo magico che ancora porto nel cuore e che ancor oggi conserva tutto il suo fascino immutato, è la Loh Samah Bay, a sud-est dell’isola. È qui che nuotai in un mare del colore dello smeraldo, circondata da pesci coloratissimi, sopra emozionanti giardini di corallo, incapace di uscire dall’acqua se non dopo tre ore di indisturbato snorkeling.

Ma mi raccomando, non svelarlo a tutti! Lascia che almeno questo rimanga il corner segreto della meravigliosa e selvaggia  Phi Phi Leh.