Racconti di viaggio

Nei Caraibi d’Italia

Voglia di mare, di sole, di panorami sconfinati. Questa proposta va dal soggiorno in uno dei resort più belli della Costa Smeralda, alle icone (più o meno note) da scoprire nei dintorni, fra spiagge, crociere, visite culturali, escursioni nella natura. Senza mai perdere di vista il mare.

Un resort pieds dans l’eau

La Sardegna che conquista il cuore è fatta di polvere e roccia: granelli finissimi di sabbia abbracciati dalle scogliere, belle come Dolomiti in miniatura, che si specchiano in un mare trasparente come il vetro. Non ha bisogno di presentazioni, la Costa Smeralda. Non a caso l’iGV Club Santaclara si trova proprio lì, di fronte alla Maddalena e all’isola di Spargi, perfetta meta di una vacanza pieds dans l’eau immersa nella vegetazione, dove le camere e suite sono affiancate da ristoranti panoramici, piscine d’acqua dolce, centri per attività sportive e di animazione, un attrezzatissimo club per bambini e ragazzi. Bellissima la spiaggia: lunga, pulitissima, protetta dall’elicriso e attrezzata con lettini e ombrelloni.

Alla scoperta di Palau

A pochi chilometri dall’iGV Club Santaclara, Palau si presta a diverse chiavi di lettura, fra atmosfere d’antan e mondanità, indirizzi golosi (compresi i ristoranti di cucina gallurese) e passeggiate lungo la costa, dove la star assoluta è la roccia dell’Orso: una scultura di granito scolpita dal vento e dalle onde, considerata una delle icone dell’isola. Dal Belvedere Baragge c’è una vista spettacolare sulla Corsica e l’arcipelago della Maddalena, nell’entroterra si visitano aree sacre come quella del monte S’Ajacciu, oppure il Bosco delle energie a San Giorgio, dove 6000 anni fa viveva una civiltà estremamente evoluta. Il contesto ambientale è molto suggestivo, con gli alberi che abbracciano, come a volerle proteggere, le antiche pietre.

Santa Teresa di Gallura

Già nel nome, un’indicazione: la cittadina portuale fondata dal Re Vittorio Emanuele I di Savoia, ha sia il nome della regina-consorte, Maria Teresa d’Austria, sia quello della regione, la Gallura. Bella la visita al centro storico inondato di luce, e dal porto ci si imbarca per la Corsica e l’arcipelago della Maddalena. Non prima però di avere steso l’asciugamano su una delle spiagge del litorale, dalla mezzaluna La Rena Bianca, a un paio di minuti dal paese, al celebre promontorio di Capo Testa, dove gli arenili di Taltana e Zia Colomba, rispettivamente a Ponente e a Levante, garantiscono il bagno in mare in qualunque condizione di vento.

L’Arcipelago della Maddalena  

Le 62 isole dell’arcipelago sono una biblioteca naturale di spiagge-borotalco, calette con tutti i toni del blu e rocce granitiche che emergono dall’acqua. La superstar, la Spiaggia Rosa di Budelli, con i suoi frammenti di corallo e granito, conchiglie e gusci di molluschi, la vedete solo da lontano: è un eden protetto inserito nella zona A del parco naturale della Maddalena, quello a maggior tutela ambientale. Sull’isola La Maddalena imperdibile il vecchio porto di Cala Gavetta, a Spargi consigliato un tuffo a Cala Corsara, fra le più belle d’Italia, dove le rocce sembrano animali fantastici erosi del vento (l’alternativa è Cala Conneri, chiamata poeticamente “spiaggia dell’amore”). Tra Spargi e Budelli vanno in scena meraviglie sommerse, come la Secca Washington, un ventaglio di gorgonie rosse che brillano di riflessi sotto la superficie dell’acqua.

L’isola di Caprera

La conoscono tutti come l’isola di Garibaldi, che qui visse ed è sepolto (al Compendio garibaldino), ma Caprera è anche un eden color smeraldo nell’azzurro del Mediterraneo, con i sentieri immersi nella natura che salgono fino al Monte Tejalone, la cima più alta, regalando scorci bellissimi sull’arcipelago. Un’occasione per respirare a pieni polmoni l’aria e la storia. Ma anche per scoprirsi appassionati botanici praticando il foraging, l’arte di raccogliere le bacche e le erbe spontanee che qui crescono numerose, ginepro, mirto, lavanda, lentisco, in una cornice di pini marittimi a perdita d’occhio fino al mare. A proposito di mare: non perdete Cala Coticcio, soprannominata per i suoi colori la piccola Tahiti.

Gli antichi nuraghi

Non lontano dal mare, nella costa Nord della Sardegna la storia è di casa in alcuni siti archeologici straordinari, testimonianza delle antiche civiltà che negli scorsi millenni abitavano l’isola, dal Neolitico medio all’Età del bronzo. Molti si trovano nei dintorni di Arzachena, la località più popolosa della Gallura, e hanno nomi suggestivi: Tomba dei Giganti, La Prisgiona, Necropoli Li Muri, Roccia il Fungo Monti Incappiddatu. Per conservare e proteggere questi monumenti della Sardegna nuragica, il Comune di Arzachena ha istituito un Parco archeologico “diffuso”, sparso nella natura, fra rocce, campagna, valli come quella di Capichera, patria del vino Vermentino.