Racconti di viaggio

Le 10 cose da non perdere a New York

Icone passate, icone future. Stretta nell’abbraccio dell’acqua all’ingresso del porto, la Statua della Libertà è molto più un semplice simbolo: di recente, in suo onore è stato inaugurato un museo che vanta record di visitatori. Ma nella New York che corre veloce («… la città che non dorme mai», cantava la grande Liza Minnelli), sono molti i luoghi da scoprire: dai monumenti classici con un pizzico di freschezza innovativa, come appunto la Statua della Libertà, alle nuove icone metropolitane, sorte sui resti dei binari della ferrovia, ecco la top ten degli imperdibili.

 

LA STATUA DELLA LIBERTÀ

A Liberty Island, l’icona newyorchese (classe 1886) saluta le navi all’ingresso del porto. Realizzata in Francia da Frédéric Auguste Bartholdi, con la collaborazione di Gustave Eiffel, simboleggia con la sua fiaccola quegli ideali di libertà che hanno portato intere generazioni a sfidare l’oceano per rifarsi una vita sulla sponda americana dell’Atlantico. Tutto raccontato, con un teatro immersivo e una galleria ispirazionale, nelle sale del museo inaugurato poco più di un anno fa ai piedi del monumento.

 

IL PONTE DI BROOKLYN E DUMBO

Immortalato in moltissimi film, questo ponte è fra le principali icone di New York. Percorretelo a piedi (o in bicicletta) e passerete dalla verticalità dei grattacieli del Financial District, alle architetture in mattoni di Dumbo, waterfront post-industriale ma soprattutto epicentro della movida grazie ai negozi delle pulci e agli indirizzi gourmand (per esempio Time Out Market) più abbordabili che nella dirimpettaia Manhattan.

HUDSON YARDS

Al centro dei riflettori, è un immenso lotto costruito da zero nel West End, dove la Manhattan dei grattacieli incontra l’Hudson grazie al più imponente investimento privato su larga scala dai tempi del Rockefeller Center. Per i newyorchesi si traduce in nuove abitazioni, uffici, scuole, negozi, punti di ristoro; per i turisti vuol dire camminare con gli occhi puntati verso il cielo, ipnotizzati da una verticalità edilizia che porta la firma dei più grandi architetti del mondo, da Diller Scofidio + Renfro a Norman Foster. Nel carosello di architetture spiccano The Vessel, un edificio-scultura simile a un alveare ipertecnologico, fatto solo di rampe di scale (154) e piattaforme panoramiche (un’ottantina). E l’ultimo nato, The Edge, con il più alto sky deck al mondo per ammirare il panorama.

HIGH LINE

Da Hudson Yards al Meatpacking si cammina a qualche metro da terra: sui binari dismessi della vecchia ferrovia sopraelevata, la High Line è un parco lineare, un percorso green lungo poco più di 2 chilometri fra le vecchie (e nuove) architetture del quartiere. Piena di alberi, prati, boschetti, panchine e sculture open-air, la “passerella” fa da preludio al Whitney Museum of American Art: il contenitore di capolavori disegnato da Renzo Piano per esporre le opere dei più grandi artisti americani.

GROUND ZERO

Il World Trade Center Transportation Hub (in arte Oculus) è l’omaggio architettonico dell’archistar Santiago Calatrava a Ground Zero. Collega treni, metropolitana e shopping mall attraverso un’avveniristica silhouette bianco latte che ricorda le ali di un uccello mentre spicca il volo. L’altra icona è il Memoriale dell’11 Settembre: due fontane in pietra nera scavate nel punto dell’attentato, dove un tempo svettavano le torri gemelle, e un museo immersivo che ne ricostruisce la storia con fatti di cronaca, cimeli, filmati, racconti coinvolgenti dei superstiti e installazioni artistiche.

LA FIFTH AVENUE

È fra le vie più celebri al mondo, forse ancora più di Oxford Street a Londra o gli Champs-Élysées a Parigi. Protagonista di molti film (come Colazione da Tiffany, che ha lanciato la storica gioielleria al civico 610 a fama planetaria), è da sempre la meta indiscussa dello shopping di lusso: una sorta di “walk of fame” alla newyorchese, incorniciata nel tratto centrale dall’Empire State Building, il Rockefeller Center, la New York Public Library, la St. Patrick Cathedral. Quando invece raggiunge Central Park, è il turno dei musei (vedi sotto).

IL MUSEUM MILE

Metropolitan, Neue Galerie, Guggenheim, Met Breuer, Frick Collection: ovvero, cinque grandi musei nell’arco di un miglio, sulla Fifth Avenue e dintorni. Nella sontuosa residenza del magnate Henry Clay Frick, l’omonima collezione annovera i più importanti capolavori del Rinascimento italiano ed europeo. Il Met-Metropolitan Museum of Art ospita oltre 2 milioni di opere d’arte, di diverse epoche e culture. Nella Neue Galerie si scoprono i capolavori tedeschi e austriaci dell’Otto-Novecento. Al Guggenheim si va per la collezione d’arte contemporanea esposta lungo l’iconica passerella a spirale ideata dall’architetto Frank Lloyd Wright. Mentre lo storico edificio brutalista che fino a poco tempo fa ospitava il Met Breuer, distaccamento del Metropolitan, diventerà una sede temporanea della Frick Collection.

CENTRAL PARK

È il parco urbano più famoso del pianeta: un polmone verde di 3,41 chilometri quadrati nel cuore di Manhattan – fra Midtown e Harlem – incorniciato dallo skyline dei grattacieli e immortalato in una miriade di film (per esempio: Autumn in New York, con Richard Gere e Winona Ryder). Qui i newyorchesi fanno jogging, pattinano, pedalano, assistono a spettacoli ed eventi. Perfino la Maratona di New York ha voluto rendergli onore, fissando la linea del traguardo accanto al ristorante Tavern of the Green.

IL (NUOVO) MOMA

Il Museum of Modern Art si è rifatto il look: fondato nel 1929, dopo una prima estensione curata dal giapponese Yoshio Taniguchi, da un anno esibisce la nuova, suggestiva ala del blasonato studio Diller, Scofidio + Renfro (in collaborazione con Gensler). Questa aggiunta – che regala un +30 per cento di superficie espositiva – è costata la bellezza di 450 milioni di dollari. Ma per la casa di capolavori firmati Picasso, Dalì, Van Gogh, Monet, Matisse, non si poteva certo badare a spese.

LA GRAND CENTRAL

Gli appassionati di cinema te la sanno descrivere in un lampo, anche senza esserci mai stati. Perché questa stazione non è solo il luogo nel quale ogni giorno approdano (e partono) miriadi di persone: è un monumento, un’icona metropolitana immortalata in moltissimi film-cult. Nell’atrio principale, l’affresco sul soffitto simboleggia una mappa stellare. E il gigantesco orologio in opale – con le lancette avanti di un minuto, per dare una chance a chi rischia di perdere il treno – pare abbia un valore stimato fra i 10 e i 20 milioni di dollari.