Foulard maculato stile anni 50 nei capelli, occhialone alla Bardot quando negli anni d’oro passeggiava sulla Croisette, motore rombante della mia convertible, mio marito, all’epoca fidanzato al volante, cielo terso, bistrots ancora chiusi sulla Lincoln, pronti per la partenza? Via! Abbandoniamo una Miami Beach ancora dormiente diretti a Key West!
Le Keys sono delle isolette che affiorano dall’acqua nell’estremità a sud ovest della Florida, collegate tra loro da ponti e sopraelevate, il mare ce l’hai sia a destra che a sinistra, e questa peculiarità rende il tuo viaggio davvero spettacolare ed emozionante.
Ci lasciamo alle spalle Key Largo, famosa soprattutto per la pesca del marlin e per l’Everglades National Park, e I’Islamorada, celebre per la pesca d’altura e puntiamo dritti al 7 Miles Bridge, tra tutti il più incredibile dei suoi ponti. Percorrendolo ad un certo punto ci sembra di fare un salto nell’aria e di riatterrare nell’acqua sottostante… Un brivido ci scuote dalla testa ai piedi!
Facciamo tappa al Bahia Honda State Park e per l’esattezza sulla spiaggia più famosa di tutte le Keys: la Calusa Beach, palme, sabbia bianca e mare caraibico!
Riprendiamo la strada ed in meno di un’ora approdiamo nel punto più meridionale degli Stati Uniti. Staccionate bianche ed intonaci rosa delle sue case in stile coloniale, musica e danze afro-cubane per le strade, ristorantini e gallerie d’arte in Duval Street, le farfalle coloratissime e dalle forme incredibili del Batterfly and Nature Conservatory, un trenino turistico che attraversa la città per apprezzarla in tutta la sua pittoresca unicità, curiose e bizzarre opere artistiche, bar alternativi, la casa museo di Hemingway, la spiaggia di Fort Zachary Taylor Historic State Park, dove il Golfo del Messico si fonde e si confonde con l’Oceano Atlantico: eccoci a Key West!
È quasi l’ora del tramonto, è quasi l’ora di Mallory Square. Migliaia di persone, chi dal molo, chi a bordo di una barca a vela, chi librandosi nel cielo ogni tardo pomeriggio si danno appuntamento qui per celebrare lo spegnersi del sole. A circa 170 chilometri ed esattamente sul versante opposto, El Malecon, la passeggiata dell’Avana, si riempie nello stesso modo di gente… Facciamo “cin” con un cuba libre e ci regaliamo un’infinità di scatti fotografici!
È nelle giornate uggiose, quelle che segnano l’inizio dell’autunno, che mi siedo dinnanzi ad una di queste immagini, formato gigante, appesa tra altre cento sulla parete nella mia camera da letto… Ne respiro di nuovo la pace e la semplicità, la tolleranza e l’equilibrio… Ernesto del resto l’aveva già capito molto tempo prima!