Racconti di viaggio

Esotica Thailandia

Da Bangkok alle città nel Nord del paese, compresa l’antica capitale Sukhothai. Poi tutti sulle isole, dove i siti archeologici e i templi buddisti sono una pausa spirituale sull’azzurro del mare. È la nostra proposta per partire alla scoperta di questa nazione “gentile” del Sud-Est asiatico, dove il sorriso delle persone si mescola agli incanti di una storia millenaria abbracciata da mille suggestioni.

CHIANG RAI e CHANG MAI

Una spolverata di curry? Ve lo domanderanno spesso nei ristoranti di Chiang Rai, suggestiva città nel Nord della Tailandia, poco prima del confine con Laos e Birmania. Qui, dove i campi di spezie sono un tutt’uno con la vegetazione che cresce spontanea sulla montagna, la cucina piccante è parte del patrimonio culturale regionale. «Mangiamo così da secoli», racconta la guida Khun Paul. Per rendersene conto basta dare un’occhiata ai mercati, dove le ceste di lemongrass, basilico fresco, cipolla, prezzemolo, coriandolo, aglio – e l’immancabile peperoncino – sono il preludio ai colori e i profumi dei piatti di riso e noodles in versione Pad Thai, che fanno la parte del leone a tavola: saltati in padella insieme a uova, pesce, peperoncino e arachidi arrosto.

Chiang Rai è, senza dubbio, una meta dall’anima genuina, inno al km zero e alla perpetuazione dei sapori della tradizione. Ma è anche la città del famoso Wat Rong Khun, il “tempio bianco” che mescola sacro e profano, spiritualità e fantasia, come una Sagrada Familia asiatica nata dalla mente visionaria dell’artista Chalermchai Kositpipat. Ricoperta di specchietti per riflettere la luce del sole, quest’opera non ancora compiuta sembra quasi una provocazione se paragonata ai templi tradizionali della città di Chiang Mai, antica capitale del regno Lanna, che si scopre 180 km in direzione sud-ovest, in un paesaggio di montagne, alberi di manghi, banane, risaie. Una volta arrivati, oltre alla collana di templi (imperdibile il Wat Phra That Doi Suthep, fra i più sacri del Paese) consigliata la visita al santuario degli elefanti e al celebre villaggio delle donne Karen dal collo lungo.

SUKHOTHAI, PHITSANULOK E AYUTTHAYA

Ancora più a sud, sfilano le città di Sukhothai e Phitsanulok, con il loro carico di spiritualità e tesori artistici. Protetta dall’Unesco, la prima è famosa per lo strepitoso parco archeologico custode di siti antichissimi, dove i protagonisti hanno i nomi di khmer Wat Si Sawai (un tempio khmer eretto in onore al Dio Shiva), Wat Mahathat, il “tempio della Sacra Reliquia del Buddha” e Wat Sa Si, costruito al centro di un laghetto. Phitsanulok custodisce una delle immagini di Buddha più riverite in Thailandia. Poi sulla strada per Bangkok, imperdibile la tappa ad Ayutthaya, un’altra antica capitale del Siam, per ammirare il sito archeologico ricco di palazzi, templi buddisti, monasteri e statue.

LUCCICANTE BANGKOK

Non lasciatevi impressionare dal traffico e dai grattacieli che spuntano come funghi: la capitale tailandese sa regalare angoli tranquilli e meditativi all’ombra dei circa 400 wat, i templi-monasteri cosparsi d’oro e decorati da statue del Buddha, come quelle del Wat Phra Kaew: il gigantesco complesso di templi e palazzi all’interno del quale si trovano anche il Palazzo Reale e – vera superstar – l’iconica statua del Buddha di Smeraldo. Altre curiosità sono le taxi-crociere fluviali lungo il Chao Phraya alla scoperta del mosaico liquido di giardini su palafitte, gli spettacoli di danza tradizionale, i centri benessere per sperimentare il proverbiale massaggio tailandese, gli eccellenti indirizzi di street food, preludio alla visita, fuori città, del mercato galleggiante di Damnoen Saduak. Per chi ama i contrasti, le corse cittadine sullo Skytrain, l’avveniristica ferrovia aerea, non azzerano il fascino dei tradizionali tuk-tuk che corrono veloci in tutta la città.

KOH SAMUI O PHUKET?

Per una pausa mare ci sono due isole grandi e famose: galleggiano una sulla sponda orientale della penisola allungata verso la Malesia, nel Golfo del Siam, l’altra sulla costa ovest, dove il Mare delle Andamane si fonde con il Golfo di Malacca. Entrambe raggiungibili con un veloce volo da Bangkok, sono il paradiso della vacanza balneare sotto il sole dei Tropici. Koh Samui, nella top ten delle isole più belle al mondo stilata lo scorso anno dalla rivista Travel + Leisure, regala una collana di spiagge bianchissime, templi buddisti, coltivazioni di ananas, durian, rambutan, palme da cocco e un’atmosfera tutto sommato rilassata. Phuket, collegata alla terraferma da un lungo ponte, è la meta più turistica e modaiola del Paese: il regno indiscusso della movida in versione asian-style, dove è il ritornello mare-spiaggia-divertimento a scandire la vacanza.

DA SAPERE

L’articolo ripercorre le tappe di due tour, “Il meglio della Thailandia” e “Meravigliosa Thailandia”. Per le estensioni mare sulle isole si può scegliere fra diversi hotel, cliccando qui per Koh Samui e qui per Phuket.