Su una cosa la pandemia ha messo tutti d’accordo: la voglia di tornare a viaggiare. Chi vicino, a due passi da casa; chi lontano, in terre dove la natura – immensa, sconfinata, selvaggia – è molto più di una promessa di libertà ritrovata. “Guarda profondamente nella natura, e capirai tutto meglio”, diceva Albert Einstein. Noi l’abbiamo fatto, in una terra smisurata e bellissima, il Canada orientale, dove gli animali sono ancora i protagonisti del proprio habitat. Ecco quello che abbiamo trovato…
SAGUENAY
Premessa: il Canada è il Paese più vasto al mondo dopo la Russia, con 6 fusi orari e una superficie di 9.984.670 kmq. Nella parte orientale, grande come mezzo continente, si concentrano città bellissime e decine di parchi naturali, habitat di diverse specie di animali, soprattutto orsi e balene. I primi li incontrate non lontano da Saguenay, città del Québec a meno di 500 chilometri a nord-est di Montréal (di cui parleremo fra poco), sulle rive del fiume omonimo, affluente del San Lorenzo. Sono soprattutto orsi bruni e vivono protetti all’interno del parco faunistico di Saint Félicien, casa anche di alci, caribù, castori. L’incontro con i re dei boschi avviene facilmente al tramonto, ed è un’emozione pura. Come quella che si prova al cospetto delle cascate Ouiatchouan. Oppure durante l’esplorazione in canoa del lago Saint Jean, o ancora durante un trekking con la guida che ti racconta dei primi esploratori di questo lembo di Nuovo Mondo, che una volta era solo un grande e sconosciuto wild.
MONTRÉAL
Prima di Saguenay, normalmente, si visita Montréal: non solo perché lì atterrano i voli dall’Italia, ma anche perché è una delle città più affascinanti del Paese, un lembo di Francia oltre oceano, con un centro storico protetto dall’Unesco custode di veri tesori, dalla Vecchia Dogana del 1836 a Place d’Armes, fino all’Old-Port, il “Vecchio Porto” adagiato sulle acque del San Lorenzo. Il Saint-Laurent boulevard segna il confine fra l’est cittadino francofono e l’ovest anglofono, e se in centro brillano le insegne in mandarino di Chinatown, girato l’angolo ti trovi nel ghetto ebraico (oggi quartiere di tendenza) dove è nato e cresciuto lo scrittore Mordecai Richler.
L’INCONTRO CON LE BALENE
Montréal si specchia nel fiume San Lorenzo, che scorre per quasi 2.000 chilometri prima di trasformarsi in golfo lasciandosi inghiottire dall’oceano. È lì che vivono le balene Rorqual e Beluga, nelle fredde acque nordiche ricche di plancton e crostacei, tanto che nel XIV secolo è stato proprio inseguendo questi mammiferi marini che alcuni pescatori baschi raggiunsero il golfo (il primo viaggio documentato consegnatoci dalla storia è comunque quello dell’esploratore francese Jacques Cartier, nel 1534). Di questo però alle balene poco importa: per loro quelle acque rappresentano la vita, le vedi danzare mentre nuotano al largo della costa, non lontano dai battelli e i gommoni dove i turisti contemplano senza fiato quello spettacolo di grazia assoluta, ascoltando insieme ai cetacei il respiro del mare.
QUÉBEC CITY
Le crociere delle balene possono partire anche da questa città a metà strada fra Montréal e Saguenay, fondata nel 1608 dall’esploratore Samuel Champlain, prima tappa della colonizzazione francese nel Nuovo Mondo e, dal 1867, capitale della Provincia del Québec. Altra data-cult è il 1985, quando l’Unesco l’ha inserita nella lista-Patrimonio dell’Umanità. Passeggiare fra i suoi vicoli incorniciati da case in pietra dai tetti mansardati, simili a certe città del Nord Europa, ammirare la Cattedrale di Notre-Dame de Québec, Place Royale, le Pianure di Abramo, la collina del Parlamento e le Château Frontenac, prima di visitare le fattorie per l’allevamento dei bisonti dei dintorni, equivale a perdersi in una dimensione di delicata bellezza.
VERSO OTTAWA
Nella direzione opposta, da Montréal verso sud-ovest, Ottawa è una tappa imperdibile. La capitale del Canada è raccolta attorno alla Parliament Hill, con i palazzi governativi e culturali, e l’area di Downtown dove convivono grattacieli e palazzi storici. Inaugurato nel 1832, il Rideau Canal, dichiarato patrimonio Unesco, la unisce artificialmente a Kingston, nella provincia canadese dell’Ontario. Regione inglesissima, a differenza del francofono Québec, dove la superstar Toronto ti aspetta con il fascino sfavillante di una moderna capitale pieds dans l’eau.
TORONTO
L’acqua che bagna Toronto è dolce, ma in questo caso non si tratta di un fiume bensì del Lago Ontario, bacino immenso – uno dei cinque grandi laghi del Nord America – che separa il Canada dagli Stati Uniti. In città si visitano il distretto finanziario (la Manhattan locale), la Union Station, storica stazione dei treni dove hanno ambientato diversi film-cult, il Distillery Historic District, la più grande realtà di architettura industriale vittoriana del Nord America. Per la vista si sale sulla CN Tower, la torre per le telecomunicazioni alta 553 metri, con tanto di ristorante girevole in cima. Oppure ci si imbarca su un battello per una mini-crociera lacustre al largo della costa, ammirando da lontano lo skyline che al tramonto si accende di luci. E per i più ispirati: le cascate del Niagara, al confine con gli States, distano appena un’ora e mezza di macchina.
UTILE DA SAPERE
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Oltre a “Orsi e balene” trovate i fly&drive in Québec, i tour “Maple Mojito” fra Canada e Cuba, quelli in pullman dalle Montagne Rocciose al Pacifico. E per chi volesse concedersi una pausa-mare, dal Canada si vola agevolmente nelle più belle località dei Caraibi: dalla Riviera Maya in Messico alle spiagge cubane, dai resort a cinque stelle in Giamaica al soggiorno luxury nell’arcipelago di Turks & Caicos.