Racconti di viaggio

Australia in cinque mosse

Una nazione che è anche un continente, dove la forza dirompente della natura dialoga con le architetture di città moderne, bellissime, dall’elevato standard di vita. Ecco la mia personalissima top five per viaggiare nella “terra dei canguri”.

Melbourne

È la capitale della street art, nata qui una quarantina d’anni fa quando ancora non era un fenomeno mondiale (la ammirate principalmente a Fitzroy, il quartiere dall’atmosfera bohémien). È fra le città più italiane d’Australia, grazie all’ondata migratoria che negli anni Cinquanta ha interessato soprattutto lo stato di Victoria (di cui Melbourne è la capitale), dove ancora oggi la nostra lingua è la più parlata dopo l’inglese. È una mecca per i patiti di architettura contemporanea, che qui si fonde in armonia con le case in stile vittoriano del centro storico, in un mélange tutt’altro che scontato. Per ammirare Melbourne a volo d’uccello si va all’Eureka Tower, il grattacielo che sfiora i 300 metri d’altezza, dove la vista si allunga fino ad Albert Park Lake e Port Phillip Bay. A livello “ground zero” si cammina invece fra negozi creativi di arte e artigianato e i suggestivi Royal Botanic Garden, diventati ancora più popolari da quando lo scorso autunno sono stati visitati dalla coppia reale britannica Megan e Harry. Infine, non dimenticate che Melbourne è la città delle “4 stagioni in un giorno”: nell’arco di 24 ore non è improbabile passare dal sole alla pioggia, al vento. Solo la neve a queste latitudini è davvero rara.

Ayers Rock

La vista di Uluru (in inglese Ayers Rock) lascia senza fiato. E non è semplicemente un fatto di dimensioni: il monolite in arenaria divenuto il simbolo dell’Australia, alto 348 metri e con una circonferenza di oltre 9 km, ha il potere magnetico di una calamita densa di prospettive pittoriche. Placidamente adagiato in mezzo al nulla nel cuore arido del Northern Territory (una regione grande cinque volte l’Italia, ma con appena 245 mila abitanti), è considerato dagli aborigeni una montagna sacra. Si può contemplarlo da lontano, da vicino, ammirarlo all’alba e al tramonto o partecipare a un tour guidato che ti racconta i misteri del Dreamtime, il “tempo del sogno” che secondo la mitologia aborigena precede la formazione del mondo. Poi quando cala il sole si accendono le 50mila luci a led di Field of Light, la megainstallazione artistica dell’inglese Bruce Munro che fino al 2020 illuminerà di suggestioni questo magico lembo di terra rossa, facendo concorrenza alle stelle del cielo.

Sydney

Se Uluru è il simbolo naturale nazionale, l’edificio più iconico d’Australia è senza dubbio l’Opera House che svetta sulla baia di Sydney con il suo curioso tetto a forma di vele gonfie di vento. Progettata negli anni Settanta dall’architetto danese Jørn Utzon, è puntualmente inquadrata dalle tv di tutto il mondo allo scoccare di ogni nuovo anno che in Australia, per effetto del fuso orario, arriva diverse ore prima che in Occidente. Ma la più grande città dell’Oceania, fondata alla fine del XVIII secolo come colonia penale del Nuovo Galles del Sud, vanta molte altre meraviglie. Per scoprirle tutte non basta un viaggio, così vi consiglio di concentrarvi sulle più famose, a partire dal nucleo originario di The Rocks con l’antico edificio di Cadmans Cottage, il Museo d’Arte Contemporanea che mette in mostra una bella raccolta di opere aborigene, fino all’Osservatorio Astronomico dove alla fine dell’Ottocento vennero scattate le prime immagini del firmamento australe. Una puntata a Bondi Beach, paradiso dei surfisti, poi rotta sull’Harbour Bridge, il ponte in acciaio a forma di arco che collega il distretto dell’Opera House con i quartieri settentrionali: un altro grande classico dello skyline cittadino, che si può anche scalare (l’hanno già fatto 4 milioni di persone).

Perth

Capitale del Western Australia, Perth è una città speciale. A renderla unica sono tutti quei teatri, musei, gallerie d’arte, biblioteche-gioiello che si aprono a decine a downtown (il Perth Cultural Centre, sede delle compagnie statali di ballo e opera, occupa ad esempio un intero distretto). Oppure gli eclettici caffè di Hay Street e il trendyssimo Wolf Lane. O, ancora, l’infinità di giardini, prati, spazi verdi sconfinati come il Botanic Garden e Kings Park, fra i più vasti parchi urbani del pianeta. Imperdibile anche Fremantle, il porto a mezz’ora di macchina dal centro, con gli edifici storici come l’Old Court House e un bel museo della navigazione (il Maritime Museum) che anticipa la visita a un altro luogo iconico: si chiama Sail and Anchor, ed è un blasonato pub con ottime birre artigianali. Dopo una giornata a zonzo fra parchi e musei, le sue “bionde” vi sembreranno un vero toccasana.

Ningaloo Reef Resort

A due ore di volo da Perth, questo resort affacciato sulla laguna di Ningaloo – premiato per il design nel rispetto dell’ambiente – è una doverosa pausa-relax prima di rientrare in Italia. Siete sulla costa più poetica del Western Australia, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, con un reef di 300 chilometri lungo il quale nuotano migliaia di pesci colorati. I più pigri possono approfittare delle escursioni in mare con la barca dal fondo di vetro e, quando è stagione, guardare le uova di tartaruga che si schiudono sulla sabbia. I più sportivi possono invece cimentarsi nelle adrenaliniche battute di snorkeling o diving in compagnia di mante, delfini megattere e squali balena. Due esperienze davvero indimenticabili.