Racconti di viaggio

Sposarsi alle Maldive

Abito bianco, fiori, musica, champagne. La brezza che sale dal mare (meglio se al tramonto), l’orizzonte dilatato, lo scambio degli anelli, un gruppo ristretto di amici che partecipa commosso in abiti da cerimonia e… a piedi scalzi. Fino a pochi anni fa il matrimonio in un eden tropicale era un lusso understatement che comportava lunghe pratiche burocratiche fai da te, o una richiesta di parcelle non proprio economiche da parte di agenzie specializzate. Oggi sposarsi sulla spiaggia dei tuoi sogni è molto più semplice: basta scegliere, come in questo caso, l’apposita formula proposta dal tour operator, e l’effetto wow di una scenografia curata in ogni dettaglio, compresi i fiori e la musica.

Se posso darvi un consiglio, per il vostro “matrimonio tropicale” andate alle Maldive. Profumi esotici e note speziate, nell’arcipelago liquido dell’oceano Indiano si inchinano davanti allo spettacolo in technicolor messo in scena dalla natura. In questo mondo capovolto, fatto per il 99 per cento di acqua, la terra (o meglio, la sabbia corallina che lambisce le isole) è un puntino bianco nell’infinità azzurra del mare. Sono 26 atolli dentro i quali galleggiano 1196 minuscole isole di sabbia: il luogo perfetto per una pausa romantica, rigorosamente barefoot, all’interno di resort paradisiaci. Come il Palm Beach sull’isola di Madhiriguraidhoo, atollo di Lhaviyani, a 140 km circa dalla capitale Malé. Oppure Velavaru, con le water villa in mezzo al mare e una fra le migliori Spa dell’arcipelago.

Appuntamento nella vegetazione, che su quest’isola di sabbia abbagliante vanta oltre 2000 palme da cocco abbracciate da una laguna. Il paradiso ha molti volti, ma qui, al Palm Beach resort, si delinea attraverso caratteristiche precise: 1200 metri di lunghezza, 350 di larghezza e una palette di tre colori, il verde degli alberi, il bianco-latte della sabbia, un mare che sfuma all’orizzonte in tutte le gradazioni d’azzurro. Per dormire si può scegliere fra ville vista alba o vista tramonto, concessione romantica (e strategica) per assecondare il mood personale di ogni coppia, il loro personale rapporto con la luce, più soffusa al mattino, intensa e scolpita al calar del sole.

Al Palm beach il tramonto si ammira anche dalla punta settentrionale dell’isola, fatta tutta di sabbia. Da lì in poche bracciate si raggiunge il reef, custode di meraviglie sommerse che potrete esplorare anche con pinne e bombole, in compagnia degli istruttori del centro subacqueo. Meno turistico di molti atolli dell’arcipelago, Lhaviyani ha il privilegio di esibire uno spettacolo primordiale di pesci di barriera e flora marina. Le Maldive com’erano, e come sono ancora.

Il sì nel paradiso terrestre trova un’altra location ideale a Velavaru, nell’atollo di Dhaalu, fra gli ultimi ad aver aperto le porte al turismo. Anche qui è tutto organizzato, burocrazia compresa, e per aggiungere ulteriore romanticismo alla cerimonia c’è la magia del pernottamento nelle water villa, palafitte di lusso sospese sull’acqua, raggiungibili in barca dall’isola principale, con un deck in legno (e la piscina) per prendere il sole nella privacy più totale. È il lusso che fa sognare, ma per il giorno più importante non ci sono limiti, neanche al portafoglio. Si nuota nell’acqua tiepida e si cena in pareo davanti allo spettacolo in technicolor che prende vita già a pochi metri dalla riva: nuvole viola di pesci balestra, luccichii di pesci argentati, blu, azzurri, rossi, gialli, e naturalmente le tartarughe, dalle quali l’isola prende il nome.

Velavaru si raggiunge in 45 minuti di idrovolante dalla capitale Malé, e già il viaggio è un’esperienza dei sensi. Occhi incollati all’oblò per ammirare il disegno del reef che emerge dal blu degli abissi, poi una volta arrivati vi aspettano le attività del centro subacqueo, le crociere al tramonto, i safari nelle isole vicine, i corsi di cucina tropicale. Dopo il fatidico sì, è bello farsi un regalo: un massaggio rilassante nella Spa con oli essenziali che profumano di frangipane e gelsomino, con la brezza tropicale e le onde del mare come colonna sonora. Se non è il paradiso, di sicuro gli somiglia molto.