Racconti di viaggio

Giappone

Ho sempre sognato una fuga in Giappone, lì dove la brezza primaverile trasporta i petali dei ciliegi in fiore che profumano l’aria fresca della sera, lì dove ci si può perdere fra gli intricati vicoli antichi e nuovi della città, e dove si può bere un cocktail dolce in piedi, strizzati in un piccolo baretto silenziosi, in compagnia di qualche timido barista sorridente.

Mettere piede a Tokyo per me è stato un sogno che si è trasformato in realtà, questa città si è sposata alla perfezione con il mio amore per i colori, per le cose bizzarre, sempre diverse e entusiasmanti!

Ho sempre affrontato con entusiasmo ogni tipo di sfida e mi sono lasciata trasportare da questa fortissima corrente di energia che sembra pervadere ogni angolo di questa maestosa metropoli, rendendola una dei luoghi più originali e innovativi al mondo.

Niente in Giappone è come sembra, anche passeggiare per strada o prendere un autobus diventano un’esperienza nuova, diversa. I giapponesi sono molto simili a noi, ma allo stesso tempo profondamente diversi e ciò si riflette nella città, nel mondo in cui interagiscono fra di loro in pubblico.

Il mio viaggio è iniziato in alto, dopotutto non potevo non godermi la città dall’alto, da un punto di vista privilegiato e unico: il Tokyo Metropolitan Government Building. Osservare il sole tramontare dall’alto di questo maestoso palazzo, mentre in lontananza si intravede il monte Fuji, con il suo cappuccio bianco immacolato e iridescente, è come vivere dentro a un sogno, sospeso nel tempo e nello spazio. Sarà che è stata la mia prima volta in Giappone, sarà che l’emozione di avere una città così grande e luminosa ai miei piedi non l’avevo mai provata prima, sarà l’atmosfera sospesa e incantata di quel luogo, ma Tokyo mi ha rubato il cuore!

Il lato più sorprendente è la lingua: le cartine della metro, le insegne, le mappe della città sono completamente incomprensibili. Cercate sempre di tenere con voi una cartina in inglese, perdersi è facilissimo! Il fascino del giapponese è ipnotico, ma per noi le parole sono davvero difficili da capire!

La grande lanterna del tempio Sensoji è affascinante e vale la visita, anche solo per le frotte di fedeli che entrano nel tempio ad accendere gli incensi, a bagnarsi con l’acqua della fontana e a pregare, si crea un’atmosfera magica e pacata che scalda il cuore. L’anima sacra di Tokyo è dolce e sorprendente: a Chingodo, un altro meraviglioso tempio della città, il rito vuole che si beva l’acqua, che sgorga dalle fauci di un dragone, con un piccolo pentolino di alluminio.

Ti innamorerai di questa parte più tradizionale e intensa della cultura giapponese, nonostante la città sia estremamente moderna, si sente l’influsso della parte più antica della storia e delle tradizioni nipponiche.

Ogni quartiere è unico e un po’ magico, non esistono ripetizioni a Tokyo.

Questa città chiede di essere visitata e scoperta in lungo e in largo, che tu voglia girare fra le boutique costosissime di Ginza, il quartiere  più pettinato e costoso, oppure immergerti nella tecnologia ad Akihabara, un luogo talmente folle e colorato da lasciare senza fiato. Non c’è cosa che non possa essere fatta, a Tokyo. Finire in mezzo a un gruppo di ragazzi e ragazze vestite da personaggi di manga e anime è la normalità: l’effetto è sorprendente e surreale, ci si lascia trasportare in un universo parallelo fatto di colori sgargianti, videogiochi, fumetti e modellini.

L’ordine e la pulizia della città danno quasi l’illusione che sia finta, non credo di aver mai visto gli abitanti di un luogo prendersi così tanta cura del proprio ambiente. Non c’è niente di più bello che intrufolarsi in quei piccoli locali vicino ai binari del treno, dove servono sake caldo e stuzzichini a tutte le ore.

Una città armoniosa, in cui colori, suoni, odori e movimento si fondono in un unico grande insieme gioioso a cui è impossibile rinunciare.

La sintesi perfetta fra la modernità e la tradizione, dove dai giardini incantati dei templi riccamente decorati puoi passare senza soluzione di continuità a palazzi ultra-moderni dalle linee dure e geometriche. Tokyo esprime così tutta la sua creatività, mescolando pulizia, sicurezza e gentilezza dei suoi abitanti, con grandi palazzi luminosi ricoperti di insegne.

Rincorrere le proprie passioni, scoprire nuovi orizzonti e possibilità. Questo è ciò che mi prefiggo sempre quando viaggio ed è quello che ho pensato anche mentre salivo sul treno ultra-rapido che mi avrebbe portato a Kyoto, fra le colline e i templi giapponesi più belli del mondo. Non potrai rinunciare a una delle esperienze più magiche e travolgenti: una passeggiata fra le porte arancioni di Fushimi Inari, il santuario più importante di Kyoto.

Qui il tempo si ferma e tutto ritorna indietro di migliaia di anni, permettendoti di intravedere il Giappone più autentico e antico, intriso di una magia potente e affascinante. Non poterai rinunciare a un pomeriggio in una sala da té della città per assistere alla meravigliosa cerimonia del té, una tradizione centenaria condotta con maestria. La signora che mi ha offerto il té era vestita di un meraviglioso kimono dorato e si muoveva armoniosamente, come in una danza. Non lasciarti ingannare dalle belle ragazze vestite come geishe che si fanno fotografare per strada: ti accorgerai che le vere geishe sono molto schive e di rado accettano di fare una foto, la loro educazione impeccabile glielo impedisce.

Ho aperto le porte del Giappone mettendo piede anche a Nara, l’antica capitale giapponese. Una città tiepida e accogliente, in cui i ritmi rapidi della grande città vengono smorzati e ingentiliti. Un’occasione per rigenerarsi e tirare un respiro da questo Giappone rapido e sempre mutevole, che sorprende sempre i suoi visitatori. Un paesaggio dominato dal verde e dal silenzio, da templi e costruzioni antiche e imponenti, che tolgono il fiato. I padroni del luogo sono i meravigliosi cervi, quasi domestici, non riesco a spiegare quanto sia emozionante vederli da vicino, così alti e maestosi.

L’anima del Giappone è racchiusa proprio qui: la quotidianità nel suo essere normale e ordinaria sorprende e si amplifica, grazie a tutti questi piccoli dettagli nuovi e sorprendenti. I fiori fra i capelli della maiko che passeggiano fra le vie di Kyoto, i bicchierini di sake nei minuscoli locali di Tokyo, le persone silenziose sui mezzi la mattina, questi sono alcuni dettagli che colpiscono e rimangono, scavano un piccolo spazio nella memoria e lasciano una traccia tangibile nei ricordi.

Non posso fare altro che ripensare ai colori vivaci, alle parole allegre e melodiose, al ritmo di un luogo lontano e affascinante, non posso fare altro che sognare il giorno in cui ritornerò fra i templi e le vie giapponesi e sono sicura che mi sembrerà che non sia passato neanche un giorno dalla prima volta in cui vi ho messo piede…