Racconti di viaggio

Canada e Stati Uniti

Un paesaggio vasto e incontaminato, città moderne e pulite immerse nel verde, autostrade ampie e mai trafficate, il Canada è il punto di partenza perfetto per un viaggio on the road. Mette d’accordo il viaggiatore più esigente, amante della città e della night life, con il campeggiatore più incallito, che vivrebbe la sua vacanza sulle rive di un lago.

Qui il mio amore per le città può convivere pacificamente con la mia voglia di avventura, di esplorare ciò che è sconosciuto e lontano. La prima sensazione che ho provato mettendomi alla guida è stata quella di libertà. Questo sentimento è qualcosa che solo chi ama viaggiare in macchina può capire. Guardare il sole che tramonta con la fronte appoggiata al finestrino del passeggero, mentre le luci della prossima meta si accendono in lontananza.

Mi sono innamorata della semplicità curata di Toronto, dove sui grattacieli di vetro della downtown si riflettono i grandi alberi verdi dei parchi e l’acqua blu del grande Lago Ontario. Basta una passeggiata sul lungo lago, fra ragazzi che trasportano a braccia le loro canoe e uomini di affari in pausa pranzo, per farsi venire il dubbio che forse vivere qui non sarebbe poi così male!

Non puoi non salire fino in cima alla CN Tower, da cui si domina tutta la città e l’orizzonte diventa una linea lontanissima, ma attenzione alle vertigini!

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Dopo qualche giorno di permanenza a Toronto abbiamo raggiunto Ottawa, la capitale del Canada.
Ottawa è una città inaspettatamente piccola per essere una capitale, ma se Toronto è verde, camminando per questo gioiellino di città si ha la sensazione di essere in mezzo a una foresta incantata. Le torri gotiche del parlamento e dei castelli sul fiume svettano nell’aria fresca del primo pomeriggio. Si mangia bene nei ristorantini del centro, sebbene la cucina canadese sia l’unico neo di questa terra meravigliosa, dentro a grandi sale avvolte nella penombra. La nostra permanenza nella capitale canadese dura poco, giusto il tempo di goderci Sound of Light, la competizione pirotecnica annuale che si tiene nella città. I castelli di Ottawa si illuminano sotto i coloratissimi ed elaborati fuochi d’artificio, un’emozione unica.

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Il giorno dopo siamo di nuovo per strada, questa volta verso il Canada francese: Montreal. Non immaginavo che la competizione fra inglese e francese fosse così forte, fattostà che tutti a Montreal parlano solo francese, sebbene i chilometri che la dividono da Ottawa siano relativamente pochi. La città è creativa, luminosa e sempre sorprendente.

Una capitale artistica internazionale, dove si respira un’aria gioiosa unica. Non ho potuto che cedere al suo fascino, io amo i posti così, in cui tutto è condiviso e unico, in cui tutto diventa possibile.

Per prima cosa: lo shopping. La Rue Sainte Catherine di Montreal è il centro della vita mondana: locali, negozi e stand colorati si susseguono per 15 chilometri.

Se ami l’architettura non puoi non visitare il Centro Canadese dell’Architettura, che ospita alcune collezioni molto interessanti. Sicuramente la cosa più interessante che ho visto è stata la Biosfera di Montreal, una cupola geodetica enorme al cui interno si trova un museo dedicato all’ambiente, adatto a grandi e piccini. Montreal è anche il luogo perfetto per chi ama la night life, quartieri di locali colorati, discoteche e piccoli bar cabaret renderanno la tua notte lunga e indimenticabile.

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Rimaniamo a Montreal due giorni, il tempo necessario per goderci la città (vita notturna compresa) appieno e poi ci spingiamo verso il Frontenac Provincial Park. Inizia il nostro viaggio in mezzo alla natura: questo parco ha oltre 100 laghi minuscoli, piccoli e grandi. Entriamo nel parco (attenzione, bisogna sempre pagare un pedaggio!) e ci addentriamo fra i pini e gli altissimi alberi verdi. Dopo poco meno di un quarto d’ora di cammino la magia! Ci troviamo sulla riva di un lago azzurro, così azzurro da sembrare finto. Siamo da soli e il silenzio è totale!

Il Canada è anche questo: una terra sterminata e verde, che ti accoglie con amore nel silenzio delle sue foreste.

Photo credit jordan.conway via VisualHunt.com CC BY-SA

Continuiamo il nostro viaggio verso sud verso gli Stati Uniti. La cosa meravigliosa di questo itinerario, infatti, è la possibilità di visitare anche gli USA: cascate del Niagara, Boston, la Grande Mela, Whasington e Philadelphia sono le nostre prossime mete, il perfetto equilibrio fra natura morbida e misteriosa e città tutte da scoprire.

Arriviamo alle Niagara Falls verso sera, regalandoci un tramonto dorato sulle cascate, enormi e roboanti. Uno spettacolo che lascia senza fiato: migliaia e migliaia di litri d’acqua che contemporaneamente si gettano da uno scalino altissimo per finire decine di metri più sotto, in una caduta che sembra senza fine.

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E poi Boston, con quel suo look europeo, le case rosse dai tetti piatti e i ristoranti italiani agli angoli delle strade. Un piccolo gioiellino che si trova proprio sotto al Canada, nello stato del Massachusetts.

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New York, la Grande Mela, che meriterebbe un articolo tutto per sé, la mia città preferita in assoluto, dove muoversi fra Manhattan e Brooklyn per scoprire posti nuovi, mai visitati, ogni volta. A New York c’è un pezzo del mio cuore. Ci sono stata almeno 6 volte e ciò che mi colpisce è che riesco sempre a sentirmi a casa pur trovandomi in una città che cambia di continuo, soprattutto i locali.

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La magia dei rooftop con vista sulla città, i grandi ponti illuminati, le gallerie d’arte più all’avanguardia, ma soprattutto i ristoranti migliori con specialità da tutto il mondo si trovano proprio qui.

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Continuiamo il nostro viaggio verso sud, le highway americane sono molto diverse rispetto a quelle canadesi, si respira un’aria completamente differente, sembra quasi di essere in un film, mentre usciamo da New York la mattina presto: il sole che sorge dietro agli imponenti grattacieli di Manhattan, la strada che si apre davanti a noi e ci porta verso nuove mete, il vento fresco che entra dal finestrino e ci scompiglia i capelli. Adoro gli Stati Uniti, sono uno dei miei posti preferiti al mondo. La loro vastità mi conquista e mi intimorisce allo stesso tempo, c’è così tanto da scoprire! Città, monumenti, piccoli paesi sperduti in mezzo ai campi, grandissimi parchi naturali. Scoprire questa nazione è un sogno che diventa realtà.

La città che forse mi ha colpito più di tutte è stata Philadelphia. Un fervente angolo di arte e cultura, cibo ottimo e una tranquillità insolita per essere una grande metropoli della East Coast. Mi innamoro subito delle grandi strade pulite e degli imponenti edifici in mattone. A Philadelphia è impossibile perdersi, sembra costruita su misura, ci si può abbandonare a un allegro gironzolare che dura anche tutta la giornata. Dopo poche ore mi sembrava quasi di essere nata e cresciuta in questa città, l’ho sentita mia da subito, un sentimento commovente e sorprendente.

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La sorpresa più bella è stata il Reading Terminal Market, un grandissimo mercato pieno di camioncini di street food tipico e cibo etnico e locale. Mi sono fatta raccontare la verità di questo luogo suggestivo, che prima era una stazione del treno poi trasformata in mercato cittadino. Sembra di viaggiare indietro nel tempo, oppure di attraversare diversi continenti contemporaneamente. I profumi sfiziosi del cibo appena cucinato, l’aspetto meraviglioso delle verdure fresche appena raccolte e il rumore delle persone che chiacchierano allegramente facendo acquisti allietano questa piccola gita speciale.

Ho lasciato un pezzetto di cuore a Philadelphia, nella speranza di poterlo recuperare al più presto tornando qui, un luogo che un po’ mi appartiene.

Ultima tappa del nostro viaggio è Washington, la capitale. La città mi emoziona per la sua precisione: sembra costruita con il righello. Le strade sono drittissime, fiancheggiate da alti alberi verdi che creano pozze d’ombra fresche e invitanti. In nessun altro luogo come in questa città si respira così forte il sogno americano. É una città bianca, piena di storia, in cui le lunghe passeggiate sono momenti distensivi e pieni di meraviglia. Ritrovarsi all’interno dell’imponente Lincoln Memorial mi ha quasi commosso per la forza e la potenza emanata dal famosissimo monumento, immortalato in numerosissimi film americani. Un vero e proprio bagno di storia che mette a nudo il lato più antico e ricco degli Stati Uniti, Washington è una città che ha risvegliato in me il ricordo dell’Europa, con i suoi edifici bassi e i parchi enormi, mi sono sentita come se fossi un po’ a casa.

Finire il mio viaggio on the road è stato molto difficile, fosse per me avrei vissuto per sempre così, una città dopo l’altra, sempre in viaggio. Questa esperienza mi ha reso una persona diversa, più coraggiosa e meno prevedibile, più pronta ad affrontare la novità senza paura.

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Potrebbe sembrare che Canada e Stati Uniti siano una meta fin troppo gettonata per un viaggio, ma ti assicuro che non esiste emozione più grande che mettersi in macchina e attraversare questi posti totalmente all’avventura, scoprendo passo dopo passo le maestose città e i capolavori naturali. Hit the road Jack!

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