Racconti di viaggio

Sicilia #partiamosicuri

Finito il lockdown, torna la voglia di viaggiare. Mare, spiagge, città d’arte sono al primo posto nei sogni estivi degli italiani, che secondo i sondaggi almeno su una cosa hanno le idee ben chiare: vacanze sì, ma in Italia. E in totale sicurezza, perché il Covid ci ha resi tutti più attenti, più responsabili, più consapevoli. Non basta sanificare gli spazi e rispettare il distanziamento sociale, le precauzioni da adottare sono infinite, e potete stare sicuri che negli IGV Club vengono applicate tutte, minuziosamente. Seguendo le linee guida dell’Oms e l’Istituto Superiore di Sanità (e il Protocollo emergenza Covid-19 di Federalberghi), nei resort di Sicilia e Sardegna hanno lavorato accuratamente per stare al passo con le ultime linee guida del Governo. Facendo di necessità virtù, vi faranno trovare più spazio in spiaggia e in piscina (massimo 4 ospiti in 10 metri quadrati), un tavolo personale (regolarmente distanziato) al ristorante, un programma d’intrattenimento degno della migliore vita di Club: sport in mare e all’aria aperta, yoga, pianobar, cinema sotto le stelle, servizi ad hoc per bambini e ragazzi, tutto nella massima sicurezza. Tornerà perfino la nursery, con una piccola, doverosa differenza, rispetto al passato: i genitori potranno entrare con i bimbi per condividere giochi e piscina, e saranno sempre presenti all’ora dei pasti nel ristorante dedicato. Tutto sotto la supervisione del personale IGV, che quest’anno non fornirà assistenza ma “vigilerà” sul distanziamento e il rispetto delle regole.

È la candida spiaggia dell’IGV Club Marispica la prima istantanea della nuova vacanza in riva al mare. Mare di Sicilia, lontano anni luce dai centri urbani del contagio, in quel tratto magico di costa dove la sabbia si disperde in una cornice di giardini profumati e cespugli di macchia mediterranea, a pochi minuti d’auto dai luoghi del commissario Montalbano, dalle perle del Barocco siciliano e da Ispica. Qui fermatevi e respirate il profumo della storia: dalla raffinatezza dei palazzi Liberty (come Bruno di Belmonte, oggi sede del Municipio) alle testimonianze del lontano Neolitico, quando le popolazioni preistoriche avevano costruito una stupefacente città nella roccia che esiste ancora: si chiama Cava d’Ispica, ed è un reticolo infinito di grotte e anfratti, necropoli, chiese rupestri e Bizantine, realizzate all’interno di una gola che taglia per quasi 13 chilometri l’altopiano Ibleo.

Proseguendo nell’entroterra da Ispica si arriva a Modica, puntando verso Est, passata una terra dal nome famoso (Pachino, area agricola del dolce pomodoro Igp), è invece l’azzurro del mare a dipingere l’orizzonte. Dal litorale di Portopalo di Capo Passero partono le barche per l’Isola delle Correnti, uno scoglio alla Robinson Crusoe dominato dal faro, poi via, alla volta di Marzamemi, lungo la litoranea che riempie gli occhi di suggestioni, finché compaiono le prime case arabeggianti del borgo, i resti delle celebri tonnare del principe Villadorata (che qui aveva anche un palazzo in pietra arenaria, tutt’ora esistente) e una piazza, Regina Margherita, che forse vi sembrerà familiare. Infatti è stata immortalata da Gabriele Salvatores nel suo film Sud.

Dal fascino del borgo di pescatori, all’apoteosi della natura. Sono pochi i chilometri che separano Marzamemi dalla Riserva naturale di Vendicari, 1.300 ettari di area protetta, con il litorale di sabbia e scogli, una costa punteggiata da platani, affascinanti specie di fauna aviaria – dagli aironi cenerini ai fenicotteri – e un mosaico di spiagge che meriterebbero tutte una sosta: Eloro nella cornice di macchia mediterranea, e poi la selvaggia Marianelli, la gettonata Calamosche e le altre baie scelte dalle tartarughe di mare Caretta Caretta per deporre le uova. È un luogo da vivere in punta di piedi, questa oasi immensa ma dall’animo delicato, che nel fresco della campagna custodisce altre sorprese: l’antica Tonnara di origine araba, epicentro per secoli della lavorazione del pesce; e la vicina Villa Romana del Tellaro, con un imponente “tappeto” di mosaici datati IV secolo.

Nell’estate della natura e delle escursioni outdoor, della vita all’aria aperta e della riscoperta dei tesori italiani, merita una sosta anche la Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassabile. La trovate poco più a nord, nei pressi di Avola, e ve ne innamorerete subito, perché è un canyon dalle dimensioni colossali in un mosaico di boschi, laghetti, salti, pianori, con un fiume che fa da specchio alla Grotta dei Briganti e ai resti di una città rupestre. Poi c’è il mare: la bianca spiaggia della Marchesa, il bagnasciuga limpido, dalla sabbia finissima, di Fontane Bianche, la Penisola del Plemmirio, dichiarata area marina protetta. Finché sullo sfondo compare lo skyline di Siracusa.

Dall’IGV Club Marispica alla città affacciata sullo Ionio sono poco più di 60 chilometri, ma è un viaggio che merita di essere compiuto. Sotto il sole Siracusa è incantevole, ti ammalia con le architetture tardobarocche (Patrimonio Unesco) dell’isola di Ortigia, cuore storico ad alto tasso di meraviglie nonostante la superficie irrisoria, meno di un chilometro quadrato in tutto. Eppure questo spazio ristretto sembra un museo a cielo aperto, con il Duomo affacciato su una piazza di marmo immacolato, il Tempio di Apollo, la Fonte Aretusa, e poi le chiese in pietra color ocra, il castello Maniace sulla punta, idealmente proiettato verso l’infinito. Senza dimenticare il Parco archeologico, che non è a Ortigia ma nella “città nuova”, ovvero, Neapolis: la chiamarono così quando venne fondata, nel V secolo a.C., in seguito all’incremento della popolazione. E oggi, come allora, ha il potere di incantare il mondo.